martedì 6 ottobre 2015

Educazione e Orchidee: ci avete mai pensato?!

In Giappone, ho imparato all'università, chi si appresta a divenire insegnante, nell'anno del tirocinio, ha un compito da svolgere: coltivare un'orchidea.
Voi vi chiederete "perché uno che vuole fare l'insegnante deve coltivare una pianta?"..forse non avete letto bene, non una pianta qualsiasi, ma un'orchidea!
Sono due anni che cerco di coltivare quelle che ormai sono diventate sei orchidee e lasciatemi dire che non ho mai trovato un fiore tanto difficile di cui prendermi cura!

Chi di voi ha avuto a che fare con le orchidee sa che sono piante capricciose, che richiedono tanta attenzione e condizioni particolari per crescere nel migliore dei modi...quando però esplodono, con i loro magnifici fiori, dimentichi tutto davanti a quel magnifico spettacolo.

Ora capisco perché il tirocinio degli insegnanti giapponesi comprenda le orchidee!


Quando ci si trova a lavorare con bambini e ragazzi è come avere davanti a questo magnifico fiore: capriccioso, esigente, bisognoso di attenzione e di cure, che quando sboccia è uno spettacolo grandioso e tu, proprio tu, se sarai fortunato, avrai l'onore di esserne uno dei testimoni.

Per quanto mi riguarda, quando mi sento triste e abbacchiata per qualche fatto successo nel servizio o sul lavoro, il pensiero ormai va alle mie orchidee.
Pensare che su cinque orchidee senza fiori, dopo un anno, sono riuscita a farne sbocciare solo una!
Cavolo che risultato scarso...ma è così: non possiamo essere vincenti con tutti, ma possiamo però gioire quando una di loro (orchidea o bambino o ragazzo) si mostrerà in tutta la sua bellezza.

Coltivando le orchidee ho scoperto che ognuna di loro vuole cure differenti
.
Hai voglia a chiamarle solo fiori, ma ogni vaso è un mondo, ti chiede attenzioni molto diverse: c'è quella che con troppa acqua soffre, quella che con la luce diretta da il meglio di sé, quella che ama l'acqua vaporizzata sulle foglie e quella che se le dai troppe attenzioni si spegne.
Così è con i ragazzi, ognuno di loro ha bisogno da noi di cure differenti, attenzioni speciali e accorgimenti per poter dare il meglio di sé.

Ho scoperto a mie spese che se VOGLIO che sbocci...non sboccerà mai!
Penso che valga anche per bambini e ragazzi: se ci approcciamo a loro cercando solo l'esplosione di colore, la fioritura, rischiamo di non dare ciò di cui hanno bisogno, ma ciò che pensiamo che possa farli sbocciare più velocemente.
Questo di solito crea qualche problema: l'orchidea accorcia le radici e le foglie perdono di vitalità e bambini e ragazzi divengono insicuri e nervosi non riuscendo a comunicare con noi.
Fortunatamente niente è perduto, tutto si recupera sia nell'arte della coltivazione sia nel campo educativo. Ci si ferma, si osserva la sofferenza e si prova a rimediare ponendo attenzione ai messaggi che ci vengono mandati.

Forse non sempre saremo fortunati di vedere una fioritura, ma se dovesse succedere sarà un grande spettacolo da ricordare per sempre!

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