venerdì 8 aprile 2016

La SuperMamma non esiste!

Lucia è nata il primo Febbraio ed ho capito una cosa...
Ho capito che non sono una superMamma, non voglio esserlo e in fondo credo che non ne esistano davvero.

Partiamo però dal principio!
Tornare a casa dal puerperio è stato un po' un trauma: mi sembrava di non far nulla tutto il giorno a parte allattare e continuare ad aver sonno.
Mi sentivo triste: le persone che mi parlavano mi sembrava di non capirle, come se stessero parlando di cose astruse..non riuscivo proprio a seguire i loro discorsi e annuivo ebete.

E poi le notti..le notti più brutte sono quelle che seguono le giornate nelle quali Lucia non ha dormito, dove, forse per  la stanchezza accumulata nella giornata, piange e si dispera inconsolabile.
In quei momenti non solo mi percepivo come una cattiva mamma, ma avevo davvero dei pensieri che "non sono da mamma", che avevo paura a dire, condividere con qualcuno perché avevo paura del giudizio...e se già mi percepivo cattiva, immaginiamo cosa possa essere vederlo affiorare dalle facce delle persone che ti stanno intorno.

"Ti odio!".."Ti soffoco!"..."Se non smette di piangere mi uccido"...solo parole?!
No,pensieri che sono venuti a me e dei quali mi pentivo nel momento in cui le pronunciavo, fra le lacrime.
Le mie orecchie erano mio marito, una roccia...mi ha confessato di essersi spaventato la prima volta che mi ha sentita ma non ho visto in lui nessun giudizio, solo comprensione per quella frustrazione e stanchezza eccessiva che mi gravava sulle spalle.

"L'importante è buttare fuori, non trattenere!"...dire ad alta voce aiuta a sgravarsi, sentire da fuori, allontanare, rendere reale il pensiero per vederlo per ciò che è e poterci lavorare sopra. Affinchè non rimanga un mugogno,un a goccia che logora dentro perchè non lo possiamo controllare se rimane solo nella testa!
Sapevo bene questa cosa, ma avevo bisogno che qualcuno me la ricordasse.
Così due parole con l'ostetrica del consultorio mi hanno dato la marcia giusta e la giusta prospettiva.
Stavo passando un momento di forti cambiamenti "Questi pensieri possono emergere in momenti di stanchezza eccessiva" mi disse ed io mi sentii subito meglio.

Così capii che non sono e non sarò mai una superMamma e non voglio nemmeno esserlo.
Voglio poter essere fragile e aver bisogno di qualcuno che mi stia accanto senza giudicarmi perchè io possa poter fare esperienza anche di momenti di perdita di serenità.
Mi renderanno più forte e consapevole dei miei limiti, che non posso controllare tutto e questo è un bene perchè mi crea quello spazio essenziale per imparare a crescere con la bimba che mi ha scelto come mamma e con il mio (unico e grande) marito.

So di non essere la sola ad avere avuto un vissuto di forte fragilità e depressione, ma la maggior parte delle donne si chiude, omette, ha paura del giudizio, sorride fuori ma si logora dentro.
Vi dico che nei primi mesi può accadere perchè grandi sono i cambiamenti che opera in noi questa grande avventura del nascere mamme.

Permettiamoci di perderci e permettiamoci di ritrovarci.
Diamoci il tempo di capire.
Prendiamoci il tempo per parlarne con chi crediamo possa accogliere il nostro disagio.
Diamoci la possibilità, infine, di nascere mamma perchè in fondo quando mia figlia è nata sono nata anch'io con altra veste che ora sto imparando ad indossare.


Dedicato a tutte le mamme già nate e che nasceranno

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