lunedì 23 maggio 2016

Un libro per voi: "Io mi svezzo da solo"

Fra poco ci saremo anche noi, lo vedo come Lucia ci osserva mentre mangiamo.
E' interessata, segue le nostre mani che portano alla bocca il cibo e ascolta i discorsi che nascono proprio intorno alla tavola.
Sicuramente le interessa ma...come si inizia?Quali sono i cibi che potrà mangiare?
L'idea di riempirla di pappe insapore dall'aspetto discutibile non ci (certo anche il marito) attrae per niente, tanto più che, penso, se non attirano nemmeno me figuriamoci una bambina così piccola!
Ma perchè non può mangiare ciò che mangiamo noi, ci chiediamo?
Se già assaggia la cucina di casa attraverso il latte perchè non dovrebbe mangiare ciò che ci mettiamo nel piatto?
Si potrà fare?
La risposta è "Sì,si può!".
Si chiama impropriamente AutoSvezzamento, ma il suo vero nome è Alimentazione complementare a richiesta.

Così, cercando nel web, scopro il pediatra che si è posto il problema dell'avviamento al cibo solido: Lucio Piermarini ed autore del libro "Io mi svezzo da solo!"
E' un libro dannatamente chiaro e diretto, scorrevole e raccontato in modo così entusiasmante che non riuscivo a smettere di leggerlo!In due giorni, tra una poppata e l'altra, l'ho letto tutto.
Sarete accompagnati in questo racconto dai divertenti ma veri dialoghi di una coppia in lotta con lo svezzamento(ovvero togliere il vizio del seno..chissà perchè poi vizio..) classico, Candida e Tranquillo, che scoprono passo passo che qualcosa stona in ciò che stanno facendo e cercano, con intuito e ricerca, di darvi soluzione.
Risposte sensate e scientificamente sostenute vengono date dal nostro autore che, in uno spirito di autocritica del suo lavoro di pediatra, cerca di sciogliere quei nodi spinosi che la dolce coppia si trova a sciogliere sulla strada dello svezzamento.
Professionista vero perchè non si mette mai nella posizione "io sono il medico e quindi ho ragione", ma anzi si mette con umiltà e competenza in un dialogo autentico con chi sta leggendo condividendo conoscenze ed esperienze.

Le questioni alle quali mi sono affezionata (forse perchè mi riguardano da vicino) ve le voglio esplicitare.
- Se pensiamo che il bambino fin dalla nascita è una persona competente, ovvero che sa regolare le poppate in base al bisogno (da qui l'allattamento a richiesta), perchè poi quando si arriva a presentargli il cibo solido iniziamo a trattarlo come incompetente ed irrazionale su tempi e quantità?! 

- Perchè precorrere i tempi con "l'abituarlo al cucchiaino" ai 3/4 mesi se ancora i movimenti della bocca e la posizione tenuta dal tronco non sono adatti al compito?

- Perchè non farlo semplicemente sedere a tavola con noi al momento giusto? 

L'accompagnare il bambino alla scoperta del cibo è un momento davvero delicato: piano piano si allontana dalla mamma per esplorare il mondo
-Perchè allora dobbiamo farlo diventare un momento difficile, di lotte, di ripicche dove tutti stanno male e nessuno è felice ed appagato per ciò che sta facendo?

Queste e altre questioni sul cibo, il pasto e riflessioni più ampie su ciò che gira intorno al "mangiare", tutto in questo stupendo libro!
Consigliatissimo a tutti i genitori che vogliono affrontare con serenità questa nuova avventura con il proprio bambino!
Altre informazioni sull'Alimentazione complementare a richiesta le trovate QUI 
Buon appetito!

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