Per questo, per aiutarci in questo periodo così speciale ma poco sentito e valorizzato, al DopoScuola abbiamo costruito, per iniziare, un Orologio Quaresimale che segna le settimane.
Una freccia segnerà l'avvicinarsi della Pasqua passando (per noi ogni venerdì) di settimana in settimana.
Per ogni settimana, un tema!
Per i temi da utilizzare ci siamo appoggiati a ciò che è stato pubblicato sul sito degli Oratori Milanesi: "A tutto Campo".
La prima settimana, per esempio, abbiamo lanciato il primo: "Vinci la Fretta". E' stato chiesto ai bambini che cosa, secondo loro, volesse dire "vincere la fretta". Le risposte sono state diverse: quando siamo a tavola e mangiamo di fretta per andare a vedere la tv, quando faccio i compiti velocemente senza prestare troppa attenzione e tante altre, ognuno ha la sua.
E' stato poi allestito il "QuaresimaPoint", un tavolo con post-it per poter scrivere, liberamente, il proprio impegno per la settimana e appenderlo al calendario quaresimale e un Prenota-Don, un foglio con i giorni in cui Don Luca è disponibile, per i bambini, per la Riconciliazione o semplicemente per una chiacchierata.
Nessuno è obbligato a prendersi un impegno, tutti possono o non chiacchierare con il Don affinchè possa essere per ognuno di noi un percorso personale vero. Sta a noi, adulti, ricordare, incuriosire e partecipare in prima persona a questo bel cammino che ci porta alla Resurrezione di Gesù.
NON SOLO QUARESIMA:
TRESPOLI PER UNA BUON CAMMINO CON BAMBINI E RAGAZZI
-Avere un tema: questo permette di far svolgere una storia che tiene agganciato chi l'ascolta. Ogni tema dovrebbe essere accompagnato con un'immagine che simboleggi il tema e che quindi risulti più coinvolgente per chi vive il cammino.
- Libertà della proposta: prendere un impegno o parlare con il Don sono proposte per vivere da protagonisti il cammino, ma non obbligano nessuno a farli affinchè ognuno possa dire il suo personale "Sì".
- L'adulto per rompere il ghiaccio: il cammino potrebbe essere difficile da far partire all'inizio; l'adulto deve essere disposto a giocarsi in prima persona partendo, magari, prendendosi per primo un impegno da appendere sul calendario...Un impegno vero, non qualcosa per riempire uno spazio perchè i bambini e i ragazzi si accorgono quando non siamo autentici.
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